Morire a 22 anni, sul lavoro, trascinata dal rullo di un orditoio.
È quanto è successo a Luana D’Orazio, esattamente un anno fa, il 3 maggio 2021, in un’azienda tessile a Oste di Montemurlo in provincia di Prato, la storia di Luana si è trasformata in un caso mediatico: una giovane donna, mamma di un bambino di 5 anni, vittima di una morte orribile. Improvvisamente la vicenda ha avuto un’eco nazionale, riportando alla ribalta un problema mai risolto, quello degli infortuni sul lavoro, scatenando un’ondata di solidarietà e di vicinanza. Una su tutte quella dell’artista Jorit, con il suo murales apparso a Roma che ritrae il volto Luana.
Ma l’interesse mediatico si è trasformato presto anche in una pressione fortissima che ha travolto l’intera famiglia, in un momento di fragilità assoluta. È questa la situazione in cui ci siamo trovati quando siamo entrati in contatto per la prima volta con i parenti di Luana. Ci è apparso subito chiaro che dovevamo intervenire al più presto per proteggere i genitori, il fratello e soprattutto il piccolo Alessio, il figlio di Luana. Abbiamo quindi messo subito a loro disposizione l’intero staff di Gesi Group e consulenti qualificati in grado di garantire un sostegno a 360 gradi: legale, psicologico, burocratico e umano.
Un pool di esperti a tutela dei diritti di tutte le parti
Di fronte a tragedie come queste, la difficoltà più grossa è riuscire a mediare tra il dolore dei famigliari e gli adempimenti burocratici che non concedono tempo per elaborare il lutto. Bisogna pertanto dare sostegno ai parenti ma anche muoversi tempestivamente.
La priorità in questo caso era il bimbo, Alessio. Insieme alla nomina di un legale che affiancasse la famiglia in fase penale, una delle nostre prime azioni è stata individuare il legale per l’assistenza al fine di garantire la tutela del bambino.
Da qui è poi partita l’intera macchina burocratica con un supporto emotivo che non si è mai interrotto. In questo anno abbiamo conosciuto una famiglia unita e amorevole che, nelle decine di incontri di persona e online, è entrata nei nostri cuori. Una famiglia che merita giustizia, che accompagneremo fino al riconoscimento del giusto risarcimento.
Siamo infatti convinti che solo le persone possano curare le ferite e Gesi Group è fatta prima di tutto di persone, oltre che di professionisti specializzati. In 17 anni di attività abbiamo seguito quasi 10000 casi, assumendoci per ognuno il totale rischio di impresa con un compenso solo al raggiungimento dell’obiettivo. Abbiamo così maturato l’esperienza per agire in sicurezza e aiutare tutti coloro che, direttamente o indirettamente, sono vittime di infortuni sul lavoro, incidenti stradali, malasanità e che si trovano a lottare per avere giustizia ed un congruo risarcimento.
Sono persone che si trovano improvvisamente in condizioni di vulnerabilità e fragilità e, proprio come i famigliari di Luana, hanno bisogno di un team qualificato che lavorando in sinergia sappia dare risposte, strumenti adeguati, consigli e vicinanza umana. Gesi Group si impegna con un lavoro di squadra, talvolta duro e faticoso ma pienamente gratificato ogni volta che, dopo tanto dolore, appare un sorriso nei nostri clienti.
Quel sorriso è lo stimolo che ci spinge a non fermarci mai e a lavorare ogni giorno per dare giustizia a Luana e a tutti coloro che si affidano a noi.